LA TERRA DA LONTANO

Andrea Pedrinelli da Avvenire sabato 27 luglio 2019

Ma… Avete mai provato, a chiudere gli occhi e affacciarvi sull’anima, guardando la terra e la vita da lì? E poi, riaperti gli occhi, avete provato a immergerli nello sguardo di un bambino? No? Provateci. E intanto leggiamo una canzone di chi l’ha fatto. «Vedo la terra da lontano, piccola da stare in una mano, sospesa al respiro del destino, misteriosa come un segreto mai svelato, tanto bella da tagliare il fiato… Immersa nei desideri di noi che abbiamo l’anima sempre in guerra… E come la terra, abbiamo un lato oscuro abitato dai fantasmi, e un lato che riluce d’amore e fa tremare il cuore di bellezza: e la bellezza scaccia ogni dolore… Ora guardo i tuoi occhi da vicino, grandi da riempire la mia vita, azzurri come il cielo del mattino, capaci di guarire ogni ferita… Mi perdo nell’incanto del tuo viso tanto piccolo da stare in una mano, che s’apre alla luce di un sorriso e risplende anche visto da lontano… E se è vero che ogni luce ha la sua stella che ci illumina il cammino, noi proviamo a inseguire quella, che forse cambia il corso del destino…». Sì, adesso aprite pure gli occhi. Che ne dite? Bisognerà ringraziarla, Fiorella Mannoia, che di solito le canzoni le interpreta, perché questa canzone invece ce l’ha scritta.

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