ASSOCIAZIONE TIME to TALK Onlus

 
PRESENTAZIONE dell'ASSOCIAZIONE TIME TO TALK ONLUS
 
L'associazione “Time to talk Onlus” nasce nell’Aprile 2010 da un gruppo di persone sensibili alle realtà di disagio e sofferenza che caratterizzano molti gruppi familiari e molti adolescenti. L'associazione nasce dalla forte convinzione che la famiglia sia una grande risorsa, una risorsa in cui credere e scommettere. Queste convinzioni fanno guardare con crescente preoccupazione al fenomeno sempre più esteso della conflittualità all’interno dei nuclei famigliari e tra i singoli componenti
 
Time to Talk è una associazione, senza fini di lucro, che fornisce prestazioni gratuite e si propone, attraverso il counselling e la mediazione familiare, di intervenire nei conflitti familiari, intesi sia come conflitti tra coniugi o partners, ma anche come conflitti intergenerazionali o tra i diversi componenti della famiglia, di mediare e riorganizzare le relazioni e in particolare:
  • aiutare i coniugi a migliorare l'intesa e la comprensione,
  • aiutare gli adolescenti in disorientamento evolutivo,
  • ristabilire un canale di comunicazione
  • favorire la negoziazione
  • strutturare gli accordi
  • promuovere un dialogo costruttivo e chiaro
  • coadiuvare i cambiamenti emotivi, psicologici,
  • aiutare a prevenire la sofferenza generale provocata dalla crisi coniugale, ed evitare che la crisi coniugale sfoci in una conflittualità dannosa e distruttiva;
  • tutelare il benessere e i diritti dei minori coinvolti;
  • offrire uno spazio neutro di dialogo e confronto costruttivo;
  • aiutare ad accogliere e prevenire la sofferenza generale provocata dalla crisi evolutiva adolescenziale, ed evitare che questa sfoci in una conflittualità dannosa e distruttiva per l’adolescente stesso;
  • promuovere il rispetto fra i genitori, tra genitori e figli, tra adolescenti;
 
L'associazione si configura come un’offerta:
radicata nella comunità cristiana ed espressione di essa in quanto attenta ai bisogni della famiglia e del singolo oggi, e desiderosa di sollecitarne la promozione;
laica perché decisamente inserita nel vissuto delle persone e libera da legami o vincoli istituzionali;
privata, in quanto rappresenta un contributo da parte delle Associazioni del privato sociale agli Enti o Istituzioni pubbliche, che desidera essere integrativo e mai sostitutivo.
 
Coadiuvata da specialisti volontari, si propone come interfaccia che accoglie le situazioni di disagio e le indirizza, secondo necessità ed opportunità, ai servizi ed ai professionisti presenti sul territorio.
                “L'associazione” si prefigge due macro obiettivi: da una lato vuole essere un'occasione di sostegno per le famiglie in difficoltà (nuclei famigliari, coppie, singoli, figli adolescenti in particolare); dall'altro vuole farsi promotrice di attività di prevenzione e promozione della salute per quanti facciano parte di famiglie o gravitino attorno ad esse (genitori, figli, insegnanti, nonni, ecc.).
 
Più nel dettaglio …
                1) Si propone anzitutto come primo momento di ascolto e accoglienza di problemi legati alla famiglia, che ne faciliti il riconoscimento e l'espressione, come pure l'individuazione di opportunità, attraverso l'invio ad una rete di professionisti e/o istituzioni, che consentano alla famiglia di “prendersi in mano” e avviare un percorso di riflessione e ricerca di soluzioni (vedi progetto Centro di ascolto). Il centro di ascolto quindi accoglie, ascolta, orienta e accompagna le persone in difficoltà familiare/personale verso le risorse presenti sul territorio.
                2) L'associazione persegue anche l'obiettivo di creare momenti di condivisione di problemi, risorse e soluzioni relative al singolo, alle coppie, alle famiglie, alle famiglie in via di formazione e ai giovani, proponendo occasioni di formazione su genitorialità, comunicazione, educazione, ecc. La motivazione è di contribuire a creare una comunità sensibile, attenta e propositiva sulle tematiche principalmente critiche per la famiglia di oggi (vedi progetti rivolti alle scuole). 
               
Ci auguriamo che gli scopi di Time to Talk Onlus trovino la più ampia accoglienza e convergenza da parte di quanti (singoli e istituzioni) hanno a cuore il futuro della famiglia oggi. Siamo convinti infatti che l’attuale contesto sociale, economico e culturale necessiti di proposte coraggiose e ‘alternative’ che mirino ad aprire possibilità nuove e sollecitino l’avvio di esperienze che rendono la famiglia sempre più soggetto e protagonista di sé e del suo futuro.