Siamo nel mese dei santi e dei morti, che legame profondo:
Vita e Morte – Gioia e Resurrezione
Il vangelo delle beatitudini, domina la Liturgia della Parola del primo giorno del mese, è la prima parte del “Discorso alla Montagna”. Un richiamo forte alla scelta dei propri Valori irrinunciabili.
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (MT 5, 3)
Ci porta a riflettere all'oggi, al qui et ora, domandandoci come siamo, come viviamo, che cosa è importante per noi.
Forse il consumismo ci ha portato fuori dal nostro essere “poveri”, forse ora è il momento per riscoprire ciò che è importante, essenziale, bello, ciò che ci fa essere liberi e puri di vivere la Parola che è Amore.
Nulla avviene per caso, cosa vuol dire allora:
manca il lavoro
ci si sente oppressi da ingiustizie
a volte è difficile guardarsi intorno, siamo chiusi in noi stessi
si respira aria di pericolo – paura
Ecco è proprio il momento di ri-scoprire che le nostre radici e che il nostro Valore irrinunciabile è credere nell'Amore gratuito di Dio che ci chiama a vivere e donare con gratuità l'Amore.
Ri-scoprire che dentro di noi c'è una forza che ci fa sentire ricchi, ci fa vivere gioiosamente, ci porta a respirare la presenza silenziosa di Cristo in tutti gli aspetti della vita terrena, anche in quelli più difficili e faticosi.
Gabriella e Carlo