La nostra Chiesa di Padova nel quinquennio 2005-2010 ha orientato la sua particolare attenzione e cura sul compito formativo che le compete in ragione della missione di comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. Gli Orientamenti pastorali in questi anni sono stati declinati a partire dal tema di fondo: “La formazione nella comunità cristiana”. Mettersi alla sequela di Gesù e farsi discepoli del suo Vangelo comporta la disponibilità a lasciarsi cambiare continuamente nel cammino della fede. Tutti siamo invitati ad entrare e restare in formazione al seguito di Gesù, vivendo l’esperienza di Chiesa in questo nostro contesto così complesso e carico di tante sfide.
L’importanza della formazione in vista della scelta di “sposarsi in chiesa” oggi acquista particolare rilevanza tra le priorità pastorali della comunità cristiana. Cresce l’esigenza di investire in operatori pastorali, strumenti pedagogici, metodologie adeguate, in itinerari formativi di qualità. Proprio per questo all’inizio del quinquennio sulla formazione era stato proposto a tutta la diocesi di “rivedere gli itinerari per fidanzati”. L’Ufficio di pastorale familiare aveva già avviato un “laboratorio diocesano” a riguardo, coinvolgendo molte coppie di sposi impegnate nell’accompagnamento dei fidanzati al matrimonio.
Questo intenso lavoro di ricerca, approfondimento e confronto, caratterizzato da una attenzione particolare all’aspetto metodologico, ha prodotto questa “nota pastorale sulla preparazione al matrimonio”.
Inoltre il laboratorio attivato nella nostra diocesi si è confrontato con le esperienze e la riflessione pastorale di tutte le diocesi del Triveneto. Nel testo della “nota pastorale” si fa sistematicamente riferimento alle indicazioni della Commissione triveneta per la Famiglia e la Vita che nel 2006 ha consegnato alle 15 diocesi del Nordest l’elaborato: “Beati gli invitati al banchetto di nozze”.
Questa sinergia è propria di una pastorale d’insieme e integrata che occorre sempre più sviluppare ed estendere. Mi compiaccio che questo sia avvenuto su un aspetto delicato della pastorale: la preparazione dei fidanzati al sacramento del matrimonio e alla vita familiare. Tutta la comunità cristiana è chiamata ad un coinvolgimento più forte ed esteso nell’accompagnamento al matrimonio. Per molti può essere un momento decisivo per riscoprire, riprendere, rinnovare o, addirittura, per cominciare l’esperienza della comunione ecclesiale.
I Vescovi italiani nella nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia segnalano alcune tra le più significative opportunità della pastorale ordinaria. Per prima è collocata “la preparazione al matrimonio e alla famiglia” divenuta «per molti occasione di contatto con la comunità cristiana dopo anni di lontananza». Si dice inoltre: «Deve diventare un percorso di ripresa della fede, per far conoscere Dio, sorgente e garanzia dell’amore umano, la rivelazione del suo Figlio, misura d’ogni vero amore, la comunità dei suoi discepoli, in cui Parola e sacramenti sostengono il cammino spesso precario dell’amore. Grande dedizione va dedicata a contenuti e metodo, per favorire accoglienza, relazioni, confronto, accompagnamento. Il cammino di preparazione deve trovare continuità, con forme diverse, almeno nei primi anni di matrimonio» (n. 9).
Consegno alle parrocchie, alle unità pastorali, ai vicariati, in particolare alle équipe di accompagnamento – formate da presbiteri, diaconi, sposi, formatori – questa nota pastorale dell’Ufficio diocesano della Famiglia, affinché siano tradotte in prassi pastorale le indicazioni dell’Episcopato italiano e del Direttorio di Pastorale familiare.
Sono grato alle coppie accompagnatrici dei fidanzati della nostra diocesi per la collaborazione offerta nel laboratorio diocesano, ai responsabili diocesani, al gruppo di lavoro per la preziosa azione di collegamento e di progettualità pastorale rappresentata da questa nota pastorale che viene ad integrare e aggiornare la precedente, pubblicata 15 anni fa, l’8 dicembre 1994.