Maggio è il mese tradizionalmente dedicato a Maria. Questa devozione ci porta spesso a meditare su Maria come figura di mediazione e di intercessione nel rapporto tra Dio e l’uomo. Ma più cerchiamo di conoscerLa, più ci rendiamo conto di quanto la sua vicenda sia impregnata di umanità. Maria, innanzitutto, è la donna attraverso la quale Dio assume la natura umana: tutti gli uomini sono figli e hanno una mamma e anche la storia di Gesù parte da questa prima e fondamentale esperienza. La scelta di Dio è quindi una scelta completa e attenta ad ogni singolo aspetto della vita umana.
Maria ci ricorda come, nella proposta di salvezza, il ruolo dell’umanità, il nostro ruolo, non sia secondario. Durante il recente convegno diocesano delle famiglie, Antonella Anghinoni ci ricordava come Ruth “la straniera” facesse parte delle radici di Gesù Cristo e che “…se non ci fosse stata lei, il Messia non sarebbe venuto”. Allo stesso modo, possiamo dire che, senza Maria, il Messia non sarebbe venuto. Possiamo dire che Dio prepara la salvezza della sua creatura al 99,99% lasciando ad ognuno la libertà di aderirvi. La parte che manca per arrivare a 100 non è secondaria ma fondamentale per completare questo disegno. Ci viene facile pensare come questo stile di collaborazione e coinvolgimento sia proprio anche del matrimonio: tu puoi mettere in gioco tutte le tue forze, tutte le tue capacità e tutta la tua volontà ma, senza quel poco che io sono e che condivido con te, non potremo mai costruire una relazione di vera comunione. Il “sì” che io dico alla tua proposta d’amore partecipa molto del “sì” che un giorno Maria ha pronunciato dinanzi al Signore. Ed è proprio questo “sì” reciproco il luogo in cui agisce la grazia dello Spirito Santo!
Paolo e Roberta