SEPARATI e DIVORZIATI – questioni aperte

FRATERNITA', ASCOLTO e CONFIDENZA

Per accogliere chi fa i conti con le conseguenze di un legame spezzato

 
L’argomento è senza dubbio “sensibile”. Quando si parla di separati o divorziati nella Chiesa le reazioni sono diverse. C’è chi subito si mette sul piano morale, chi affronta la questione sotto l’aspetto prettamente giuridico o dottrinale. Chi avanza giudizi, entrando dentro alla vita e alle storie più diverse, ma comunque e sempre segnate da profonda sofferenza; chi, anche dal punto di vista pastorale, esclude a priori una presenza e, a volte, allontana.
Ma c’è anche la nostra Chiesa diocesana di Padova che rema controcorrente. Una Chiesa che lavora per l’uomo e se ne fa carico.

Don Cristiano Arduini,  delegato vescovile dell’ufficio per la famiglia, nella sua intervista rilasciata al settimanale diocesano “La Difesa del Popolo” il 6 giugno 2010 afferma tra l'altro: ” Nessuna storia è uguale a un’altra. C’è chi ha subito l’abbandono del coniuge e, nonostante questo, continua la fedeltà del cuore alla persona amata; altri hanno incontrato una nuova amicizia e formato un legame stabile, che tale però non è riconosciuto a livello sacramentale; altri ancora devono essere aiutati a rileggere la propria condizione e capire se il precedente matrimonio sia valido per intentare la strada della nullità. All’interno di queste diverse collocazioni ognuno ha una sua storia sacra”.

Segue in allegato l'inchiesta del settimanale “La Difesa del Popolo” del 6 giugno 2010.

 

Separati, divorziati,  risposati e Sacramenti


Separati e divorziati e Sacramenti. E' un interrogativo che molti si fanno di fronte a  nor­me della Chiesa cattolica che spes­so hanno suscitato, anche tra i creden­ti, non pochi dubbi e dolorose lace­razioni di coscienza.
Il quotidiano “Avvenire” , nella sua edizione del 6 giugno 2010, ha girato le do­mande più diffuse a monsignor Eu­genio Zanetti, patrono stabile pres­so il Tribunale ecclesiastico regio­nale lombardo e responsabile del gruppo «La Casa», che nella diocesi di Bergamo fa accompagnamento spirituale e consulenza canonica per persone separate, divorziate o ri­sposate.

Segue in allegato l'intervista del quotidiano “Avvenire” del 6 giugno 2010.

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