“Un cammino che continua…” è l’espressione con cui vengono introdotte le linee portanti degli Orientamenti Pastorali 2010-2011 e, come famiglie, nulla sentiamo di più corrispondente alla nostra realtà, caratterizzata dallo snodarsi continuo delle vicende familiari che si costruiscono l’una a partire dall’altra, l’una dentro l’altra, in quello stile di cammino rispettoso e paziente del passo di ciascuno ma anche stimolante ed incoraggiante a spingerci verso un oltre sempre pieno di promesse.
Così è anche per il nostro ambito pastorale, che in questo quinquennio appena passato, ha camminato con la Chiesa di Padova, cercando di rispondere all’invito alla “formazione per unire fede e vita”. E non è stato difficile constatare che davvero “L’adulto oggi si lascia coinvolgere in un processo di formazione e di cambiamento di vita soltanto dove si sente accolto e ascoltato negli interrogativi che toccano le strutture portanti della sua esistenza: gli affetti, il lavoro, il riposo” (CEI, Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, n.9); in ugual modo, abbiamo sentito adeguata alla vocazione e missione della famiglia la dimensione di una pastorale attenta e coinvolta nei “rapporti con gli enti locali, la scuola, i servizi e gli ambiti sociali, i servizi sanitari, il mondo del lavoro, lo sport, il turismo nei suoi vari settori…” (Per una Chiesa che cammina in comunione sinodale, 2.1.b). Dentro questo contesto, per la pastorale familiare diocesana, sono stati anni in cui si è posta un’attenzione particolare all’accompagnamento dei fidanzati che chiedono il sacramento del matrimonio, che si è concretizzata nella Nota Pastorale “Dono e bellezza dell’amore”; in seguito, ha preso avvio il percorso diocesano di spiritualità con persone che vivono situazioni di separazione, divorzio e nuova unione; da ultimo, ha mosso i primi passi, in collaborazione con l’ufficio catechistico, la proposta formativa per equipe battesimali che accompagnano i genitori nella prima tappa di quel percorso di Iniziazione Cristiana che il Vescovo Antonio ha indicato come priorità pastorale dei prossimi anni.
Ma, soprattutto, sono stati anni in cui sono cresciute le relazioni, all’interno del nostro ufficio, fra quelli che vengono definiti “collaboratori” ma in realtà sono amici, fratelli e sorelle che condividono passione ed impegno, e fra le tante persone – presbiteri, coppie, famiglie, gruppi sposi – che incontriamo e con cui scambiamo esperienze, desideri, progetti. Per questo, guardiamo con gratitudine al percorso già fatto, riconoscendovi le tracce del passaggio del Signore.
Nell’immagine che accompagna gli orientamenti pastorali, in quel ruscello di cui si intravede la sorgente e nello scrosciare vivace dell’acqua la quale, scendendo, aumenta la sua portata, leggiamo l’icona dell’esperienza familiare: l’amore sorgivo della chiamata cresce e si arricchisce in ogni passaggio e situazione di vita. Nel contesto odierno, è importante, a volte fondamentale, “scorrere dentro un greto”, pur scosceso e tortuoso. Allora sentiamo che, anche per l’anno che si apre, è necessario che ciascuno di noi, ogni nostra famiglia e comunità parrocchiale, accompagni e sostenga il cammino: dei fidanzati che, dopo anni di latitanza, hanno bisogno più di compagni di viaggio che di maestri; delle giovani coppie che, nei loro primi passi, hanno bisogno di non sentirsi sole; delle famiglie che vivono l’affanno della gestione della vita in un contesto sociale che non è a loro misura e servizio; delle coppie che vivono il dramma della separazione come fallimento di un progetto di vita e, in questa sofferenza, talvolta si sentono altresì emarginate dalla comunità ecclesiale; dei figli dei separati/divorziati/risposati, che hanno bisogno di un’eccedenza d’amore e di attenzioni… In questa prospettiva, sentiamo di essere presenza viva dentro la comunità che, come dice la formulazione del tema del prossimo anno pastorale, è “grembo che genera alla fede” a partire dalle persone e dalle loro situazioni di vita, in quella dinamica così familiare per cui, mentre generiamo, veniamo a nostra volta rigenerati. In questa prospettiva sono da leggersi e mettere in calendario pure le iniziative diocesane, che trovate in allegato, da cui possiamo attingere ricchezza per il cammino dei nostri gruppi. Un incoraggiamento e abbraccio fraterno
Don Cristiano, Carla e Cesare e collaboratori dell’Ufficio