La fede fa scoprire una grande chiamata, la vocazione all’amore, e assicura che questo amore è affidabile, che vale la pena di consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova nella fedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità (LF 53)
Questi primi giorni di autunno vedono le nostre comunità coinvolte nella sensibilità per il seminario diocesano e verso la realtà missionaria di tutta la Chiesa. Sono tempi di preghiera e di impegno che riportano alla nostra attenzione la vocazione di chi dedica la propria vita al ministero pastorale e di coloro che si consacrano all’evangelizzazione dei popoli.
Noi, come coppie cristiane, siamo chiamati a riconoscere nel matrimonio la nostra vocazione: in che modo possiamo sostenere il servizio nella Chiesa di questi nostri fratelli? Quale può essere il nostro compito verso di loro? Che cosa possiamo offrire loro come sposi e come famiglie? È bene rivolgerci sovente queste domande.
Forse una prima cosa che possiamo fare è proprio testimoniare senza paura che anche il nostro cammino quotidiano è una vocazione.
Proviamo ad impegnarci più intensamente nel nostro percorso di fede, per sperimentare quanto sia efficace nella crescita spirituale della coppia, il confronto e il dialogo alla presenza del Cristo.
Cerchiamo di farci protagonisti nella cura delle nostre comunità operando, nel silenzio e solo per amore per l’accoglienza delle persone che soffrono nel corpo e nello spirito e hanno bisogno del nostro aiuto.
Possiamo inoltre trasmettere ai nostri figli la convinzione che la vita è un progetto da scoprire e realizzare in alleanza con il Signore.
Anche il Sinodo straordinario sulla famiglia, che sta per aprirsi a Roma, invita noi coppie a condividere la preoccupazione dei pastori e degli evangelizzatori, e proprio in rapporto al campo nel quale noi viviamo e agiamo di giorno in giorno..
Ogni mattina possiamo gettare un’occhiata agli impegni che ci attendono e riconoscere in essi il servizio che ci è affidato dal Padre, il mandato che egli ci consegna ripetendoci le parole del Vangelo: “Andate anche voi nella vigna” (Matteo 20,4.7).
