Giovanni Paolo II ci ha detto che la missione fondamentale della famiglia è quella di “custodire, rivelare e comunicare l’amore,”
Trent’anni per noi sono già passati nel tentativo di rinnovare quotidianamente questo impegno, marito e moglie che si donano e cercano di diventare una sola carne. In questa comunione indissolubile tra marito e moglie, la famiglia diventa espressione della sua identità missionaria, dell’amore di Dio per l’umanità!
Ed è per noi ancora vivo e intenso il ricordo di don Ruggero Ruvoletto missionario Fidei donum ucciso il 19 settembre 2009 a Manaus (Brasile).
Ruggero ha fatto dell’ amore verso gli altri la sua prima e vera opera missionaria, verso la sua famiglia, verso le tante persone conosciute nelle parrocchie, verso la chiesa diocesana nelle sue molteplici figure e istituzioni, fino ad accogliere l’ invito di rimettersi in strada, rinnovando il suo “eccomi”.
Diceva: “la sfida è grande, ma è molto ciò che si riceve e come si cresce, umanamente, spiritualmente, quando ci si fa prossimo e si accetta di entrare in una “fraternità universale”. Ciao, a presto!”
Queste diverse identità missionarie non sono riservate a pochi o a persone straordinarie.
Siamo convinti che le nostre storie siano fortemente legate… entrambi chiamati a testimoniare l’amore e la vita, ad essere luoghi dove si ricerca il valore della comunità, dell’unità e della fedeltà offrendo una testimonianza vitale nelle proprie case, nei propri quartieri, parrocchie.
L ‘amore è la nostra missione,
non ha confini né muri,
non ha diversità né perfezione,
non ha paura né certezze,
non ha limiti né cancelli
ma è un dono immenso che abbiamo ricevuto
da un Dio che ci ama immensamente
e che ci invita a condividerlo
questa è la nostra missione!
Erminia e Vito