Ridurre carne e latticini Sì alla spesa a Km 0
Si parla molto dei combustibili fossili, e meno dellʼindustria della carne. Ma lʼimpatto degli allevamenti intesivi è pari, se non superiore, a quello dei carburanti: si stima che contribuisca alle emissioni di gas serra per una percentuale che va dal 30 al 50% e oltre. I calcoli comprendono anche gli effetti della deforestazione (il business dellʼallevamento è responsabile del 91% degli incendi amazzonici), il consumo di acqua (un terzo di tutta lʼacqua potabile utilizzata dall ʼuomo) e la produzione di metano dovuta allʼapparato digerente del bestiame. Sul pianeta ci sono circa trenta animali allevati a scopo alimentare per ogni essere umano. Davvero necessitiamo di tutta questa carne, e di tante uova e latticini? Il sospetto è che siano da rivedere il modello di consumo e quello della grande distribuzione. La dieta mediterranea fa ancora da scudo a unʼalimentazione «estrema», ma incombe il modello americano. Mangiare meno hamburger (e in generale meno carne, uova e latticini) è forse una raccomandazione impopolare, ma necessaria. «Il nostro modo di mangiare è estremo» (Jonathan Safran Foer) ma lʼalternativa cʼè: mangiare più legumi, semi, cereali, frutta verdura a chilometro zero. I consumatori hanno un peso decisivo nel regolare il meccanismo di domanda e offerta.