Ottanta litri dʼacqua posson bastare
Il fatto che i consumi mondiali di acqua alimentino per il 70% lʼagricoltura e per il 20% lʼindustria, non deve far minimizzare lʼimpatto dellʼuso domestico, che copre una percentuale minore (un decimo del totale). Nei Paesi occidentali una persona utilizza in media 162 litri di acqua al giorno, di cui 80 per lʼigiene personale e 24 per la nutrizione, ma è stato calcolato che si potrebbe benissimo dimezzare la quantità dʼacqua che usiamo quotidianamente. Come? Con piccoli gesti come preferire una doccia veloce al bagno in vasca, non lasciare scorrere il getto mentre ci si insapona, come mentre si spazzolano i denti, scegliere per i rubinetti un miscelatore aria/acqua e sostituire i rubinetti che perdono, non riempire il bollitore al massimo per una tazza di tè, prediligere i cicli brevi di lavatrice lavastoviglie e sempre a pieno carico, lavare frutta e verdura in ciotola con il bicarbonato anziché sotto lʼacqua corrente. E se ci auto discolpiamo pensando che i consumi casalinghi siano irrisori e che i veri idrovori sono allevamento e industria tessile, ricordiamo che esistono scelte di consumo critiche: perché una bistecca arrivi sul piatto servono più di 4.500 litri dʼacqua, e per un solo jeans, specialmente per quelli con lʼeffetto invecchiato (i cosiddetti stone washed), se ne possono consumare perfino 13mila litri.