E l’Epifania tutte le feste si porta via!
…e si ritorna al quotidiano! Si torna a lavorare, i figli tornano a scuola, tutto torna a come ci eravamo lasciati al 24 dicembre!
Le feste di Natale sono appena trascorse. Un altro anno si è appena concluso e un’altro sta per iniziare…E’ tempo di bilanci e di propositi.
“…Uffa, che brutta parola… neanche fossimo anche noi una “banca”…con questa ”crisi” che ci coinvolge, che ci avvolge, chi più chi meno, è sempre più difficile fare bilanci…in tutti i sensi!
Le difficoltà sono aumentate…tutto è più difficile… speriamo realmente che sia un Buon 2013!
E i propositi? Quanti ne abbiamo fatti e quanti ne faremo! Sono quasi sempre simili a quelli dell’anno prima! Ogni anno ci ritroviamo di fronte a noi stessi, con gli stessi propositi e le stesse situazioni: le stesse difficoltà, e le stesse inadeguatezze…le stesse sicurezze e le stesse incertezze, fanno si che non riusciamo a capire a volte verso quale direzione stiamo andando!
Forse ci sentiamo stanchi, o forse non abbiamo più nulla da dire, oppure peggio ancora ci abbiamo provato invano, e allora “..non è mica facile…prova…io ci provo ogni volta!” Non ci riusciamo!
La realtà in cui viviamo ci sta sempre più inglobando, “mangiando”, con i suoi tempi, con le sue scadenze, con le sue richieste. E più viviamo queste situazioni, più nasce dentro di noi la consapevolezza che non può essere sempre e tutto così!
Non possiamo pretendere di ridurre la nostra vita ai soli “ruoli” che ricopriamo nella società e nelle famiglia, tralasciando o peggio dimenticandoci di ciò che siamo realmente! Mariti, mogli, papà, mamme, amici e amiche, impiegati, insegnanti, lavoratori ecc..ecc.. ognuno di noi riveste tutti questi ruoli o forse anche di più, riducendo il nostro “essere” a un semplice “eseguire” ciò che ci viene chiesto! E più aumentano le responsabilità e ci sentiamo soffocare da questo, più aumenta in noi la “sete” di pace e di serenità.
Alle fine, possiamo vivere qualsiasi situazione, ma se non sei “sereno” ed in “pace”, anche la cosa più banale sembra un problema insormontabile!
Cerchiamo continuamente “fuori” da noi le soluzioni ai nostri problemi!
Parliamo con i nostri amici, amiche, dottori,…ora vanno di moda perfino i corsi “ di sopravvivenza contro lo stress della vita”!
Conosciamo una storiella che racconta di due amici che si trovano sotto un lampione e uno dei due sta cercando qualcosa:
“Ciao, cosa stai facendo?”
“Sto cercando delle chiavi?
“Vuoi un aiuto?” disse
“Va bene!” rispose l’altro.
Passato parecchio tempo, non trovano nulla.
L’amico che lo stava aiutando chiese:
“Scusa, è da parecchio tempo che cerchiamo le chiavi, ma non abbiamo trovato niente. Sei sicuro di averle perse qui?
“Non le ho perse qui” rispose, e indicando un luogo buio disse “le ho perse laggiù, ma qui c’è luce e ci vedo!”
Ad un weekend con un gruppo famiglie, un Frate parlandoci delle difficoltà delle famiglie disse “ Gesù è la luce”…Se noi stiamo al buio non è colpa sua!
Chiaro che sono due fatti che ci possono anche far sorridere. Ma che sicuramente ci suggeriscono qualcosa.
Il primo ci suggerisce che le cose che abbiamo perso non le dobbiamo cercare nelle situazioni “facili, comode, che non ci espongono a rischi”, ma le dobbiamo cercare dove effettivamente le abbiamo perdute! Se non torniamo al punto esatto in cui si è perso il sentiero, faremo fatica ad arrivare alla meta! E’ da lì che si riparte! Sicuramente serve coraggio, non è facile cercare al buio …ma non possiamo “fregarci” da soli!
Il secondo è che dobbiamo fidarci di LUI, di Cristo! Cosa abbiamo veramente posto in lui? Chi è per noi? Cosa significa…? Dove lo mettiamo? “Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini che egli ama!”, questo è ciò che forse abbiamo perso! Cristo ci ama! La consapevolezza del suo amore! Questa è per noi, la “chiave” persa, la luce che non riusciamo a vedere.
La penombra delle nostre “crisi” ha abituato i nostri occhi al buio, perché diciamolo, la “luce” fa un po’ paura! Se non vediamo bene non è una nostra responsabilità e ci giustifichiamo dicendo che c’è poca luce!
Il mese di gennaio, la Chiesa lo dedica alla Pace! La consapevolezze del “mandato” che ognuno di noi ha per se stesso e per gli altri, il compierlo nell’amore di Cristo, questa è la Pace!
La pace è la consapevolezza del valore unico e irripetibile che siamo e che abbiamo!
La Pace è veramente un dono di Dio, e come tale sta a noi il compito di invocarlo sia per il mondo ma anche per noi stessi! Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono, non c’è perdono senza amore! La “chiave” è sempre e comunque l’amore!
Siamo audaci come i Magi che sono partiti alla vista di una stella! Audaci nel nostro quotidiano con gesti semplici di gentilezza, pazienza, benevolenza, carità, comprensione, dolcezza, bontà, generosità, verso chi è prossimo!
Sia allora un anno di Luce, di Pace e di Amore, con la consapevolezza che ognuno di noi ha un compito grande, che non può delegare: “condire” con Amore tutte le cose che viviamo ogni giorno, dalle più semplici alle più impegnative!
BUON ANNO!
Sandro e Raffaella.