NOVEMBRE
IL NOSTRO MESE DI NOVEMBRE
 
                                                 
                                                 
                                                 
                                                “La buona novella dell’amore divino va proclamata a quanti vivono questa fondamentale esperienza umana personale, di coppia e di comunione aperta al dono dei figli, che è la comunità familiare. La dottrina della fede sul matrimonio va presentata in modo comunicativo ed efficace, perché essa sia in grado di raggiungere i cuori e di trasformarli secondo la volontà di Dio manifestata in Cristo Gesù.” (Documento preparatorio al Sinodo sulla Famiglia)
 
                                                S. Ignazio di Lojola, nel suo libro di esercizi spirituali, cap. 4, dice: “Infatti, non il molto sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose internamente”. Non è la molteplicità delle cose che ci può dare gioia, quanto la loro profondità. E’ questo che ci sazia e ci riempie il cuore. La Parola di Dio non è solo rumore, ma ha un buon sapore, si fa gustare; la Parola di Dio ci sazia. E’ bello gustarla nella sua interezza.
 
                                                È arrivato giugno anche quest'anno: è il mese in cui, carichi dello zaino di un cammino lungo e impegnativo proviamo come singoli, come famiglie e come comunità a fare un bilancio della strada percorsa. Risuonano nel cuore i tanti incontri, le tante storie di gioia e dolore, le tante opportunità che ci hanno aiutato a spezzare INSIEME il pane della Parola e della Vita. Come in famiglia cosi nella Chiesa è giunto il momento per dire un grande grazie, un grazie speciale al nostro padre Vescovo Antonio che in questi anni ha guidato la chiesa di Padova. Riprendendo così la metafora dello zaino, ci sembra bello vedere cosa rimane di questo tratto di strada fatta insieme. È uno zaino carico ma non gravoso da portare che ci piace sintetizzare in tre parole: PADRE, GESÙ, FAMIGLIA.
 
                                                Maggio è il mese dedicato a Maria; tempo in cui ella ci invita a pregare in modo speciale confidando nella sua protezione. Ciò che sta particolarmente a cuore a noi sposi e genitori è la famiglia: un bene tanto prezioso e attualmente così tanto fragile! … quanta pazienza, trepidazione, accoglienza, capacità di ascolto, di perdono, di dialogo e quanta umiltà sono necessari per tessere un legame resistente alle insidie del mondo. Sembrerebbero parole scontate e difficili da attuare soprattutto quando si ha una grande sensazione di non esserne all'altezza.
 
                                                Il tempo della Pasqua è il periodo per noi in cui la Resurrezione di Cristo è densa del suo sacrificio fatto per la salvezza di tutti morendo sulla Croce, ma, nello stesso tempo, è anche motivo di una profonda Gioia perché annuncio di una Nuova Vita. La quotidianità porta la Famiglia a dover affrontare ostacoli e difficoltà di ogni tipo, a dover, a volte, anche prendere decisioni non facili: la precarietà del lavoro, la malattia di persone care, la lontananza degli amici, il poco tempo e la stanchezza per colpa della frenesia, le difficoltà economiche o di salute
In questo tempo di Quaresima come famiglia proviamo a chiederci “DOVE SIAMO?” Proviamo a fermarci per “sentire” veramente dove ci troviamo. Lasciamoci sospingere dallo Spirito per comprendere se la nostra famiglia è davvero ciò che desideriamo – nello stile di vita, nelle relazioni tra i componenti, nel farsi prossimi ai vicini, agli amici, alla Comunità…..Prendiamoci un po’ di tempo per trovare quella dimensione di deserto che ci ridà fiato, che ci disaffezioni dalle cose inutili e che, ci rifaccia sentire vitale lo stare tra noi nel calore degli affetti.
 
                                                Quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio “la forza rivoluzionaria della tenerezza” e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l’intera società (dal messaggio della CEI per la 37^ Giornata per la vita 2015). Quella “forza rivoluzionaria della tenerezza” potrebbe essere tradotta come il prendersi cura della vita nelle sue relazioni, con l’amore e la creatività che ogni uomo e donna riescono ad esprimere.
 
                                                Nel vangelo di Giovanni 15, 12-13 “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.” In questi giorni avvolti ancora dalla magia e dal mistero del Natale, tanti messaggi di Pace sono passati nelle nostre orecchie e sono arrivati diritti al cuore: il papa che parla di tenerezza di Dio, il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal che fa un accorato appello alla pace tra ebrei, musulmani e cristiani, il 26 dicembre abbiamo pregato per i perseguitati a causa della fede cristiana, infine come accade dal 1968 il primo giorno dell'anno è ricorsa la giornata mondiale della Pace.