MESE DI OTTOBRE …era il tempo della SPERANZA…

...pur non avendo visto avrebbe creduto (Gv. 20,29)

 Ottobre: ormai tutti gli impegni sono iniziati e, con gli impegni, le frenetiche corse quotidiane… per i genitori ogni secondo della giornata è prezioso, soprattutto gli istanti dopo il suono della sveglia mattutina e quelli prima del meritato riposo serale… Sono i pochi minuti della giornata in cui siamo ancora (o di nuovo) “soli”, noi due, prima che l'uragano “bimbi” con tutto il loro entusiasmo, il loro strepito, la loro gioia ed energia ci travolga e sommerga facendoci perdere la bussola del quotidiano, organizzatissimo incedere!

 
E proprio in questi minuti di calma relativa, di fugace meditazione, soprattutto in questo mese, Ottobre, dedicato al Santo Rosario, il pensiero va alla preghiera, quella fatta con calma, quella intima e silenziosa, ma ancor di più a quella di coppia che… tanto ci manca!
Eh già… proviamo un po' di nostalgia nel ricordare quando, sposi novelli, finita la colazione, prima di partire ciascuno per la sua giornata lavorativa, ci sedevamo sul divano, in mano l'immancabile prezioso opuscolo “Dall'Alba al Tramonto”, si leggeva a turno un pezzetto della Parola e poi si cercava di farla risuonare con parole nostre, personali e di coppia, un proposito, un ringraziamento, una lode. Erano pochi minuti ma tutti senza interruzioni, densi di significato, pregni di quella particolare intimità, priva di maschere o di vergogna, che solo nell'essere coppia con la presenza del Signore si può manifestare. E quella medesima intimità la ritrovavamo la sera quando, prima di addormentarci, nel reciproco racconto del giorno trascorso, ringraziavamo assieme per quanto vissuto come coppia o come persona.
Di recente ci è capitato di parlare tra di noi di questa nostalgia e ci è parso di leggere in essa la stessa nostalgia che nutrivano gli apostoli dopo che il loro amico e maestro, Gesù, presenza reale di cui avevano fatto esperienza diretta, se n'era tornato al Padre inviandoli come pecore in mezzo ai lupi… (Mt. 10,16-17). Era il tempo della missione, era l'occasione per dimostrare quanto veramente lo amavano portando il vangelo, il lieto annuncio, con l'aiuto dello Spirito Santo, a quanti avessero incontrato nel loro cammino. Era il tempo della Speranza, e lo era in particolare per chi – ancor più beato aveva detto Gesù – pur non avendo visto avrebbe creduto (Gv 20,29)
Ecco questo siamo noi ora: discepoli che, dopo aver fatto esperienza di fede, sono inviati a portare il lieto annuncio a quanti incontrano, primi fra tutti i nostri bimbi, quelli del baccano e delle urla, ma anche quelli della trasparenza e dell'innocenza, quelli che ancora “non hanno veduto” ma che con l'aiuto dello Spirito Santo crederanno… vogliamo sperarlo!
E' il tempo della semina, è un tempo di preghiera necessariamente diverso da quello di coppia, ma forse ancor più importante.
Così, la sera seduti ai piedi del letto dei nostri bimbi nel pregare con loro l'Angioletto e la Madonnina, lentamente scopriamo che quella preghiera semplice che ci sembra forse infantile e di “scarso spessore”, ci aiuta in realtà a tornare piccoli: … se non ritornerete come bambini… ci suggerisce Gesù…!
Loro, i bambini, ammettono la loro piccolezza, sanno che hanno solo da imparare, si abbandonano a papà e mamma con totale fiducia, certi di non essere delusi, di non trovare menzogna, di poter contare su di loro in qualunque situazione e qualunque cosa accada: questo è quanto ci insegnano inconsapevoli i nostri figli, questo è l'atteggiamento che dovremmo avere anche noi come figli nei confronti del Padre.
Vogliamo dunque provare a fare nostro questo stile di preghiera, abbandonandoci al Padre e, in questo mese a Maria, Madre di tutti, Madre di ciascuno.
Il Signore ci dia pace
Roberto e Stefania.