GENNAIO 2015 – PACE

NON PIU' SCHIAVI MA FRATELLI!

NON PIÙ SCHIAVI, MA FRATELLI !

 

In questi giorni avvolti ancora dalla magia e dal mistero del Natale, tanti messaggi di Pace sono passati nelle nostre orecchie e sono arrivati diritti al cuore: il papa che parla di tenerezza di Dio, il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal che fa un accorato appello alla pace tra ebrei, musulmani e cristiani, il 26 dicembre abbiamo pregato per i perseguitati a causa della fede cristiana, infine come accade dal 1968 il primo giorno dell'anno è ricorsa la giornata mondiale della Pace.

Il tema che il papa ha scelto per questa giornata, “Non più schiavi ma fratelli” rischia di portarci a pensare solo ed esclusivamente a quelle situazione del mondo dove tante persone subiscono violenze e vengono uccise perché considerati esseri inferiori, senza dignità, senza rispetto, senza valore. Tra queste situazioni si inseriscono anche quelle di guerra dettate dall’incomprensibile fatto di professare una religione diversa, tanto da arrivare ad uccidere anche dentro la “CASA di Dio”. E’ assurdo. E’ vergognoso. Fa rabbrividire. Queste notizie e queste situazioni a noi, qui nel nostro paese, sembrano fuori luogo e difficili da comprendere e forse non riusciamo nemmeno immaginare cosa voglia dire. Cerchiamo di avvicinarci ad essere solidali a quanti subiscono queste violenze attraverso il nostro manifestare, il nostro invocare, il nostro pregare, sperando e confidando nel fatto che il pianto dell’appena nato Gesù Bambino possa intenerire qualcuno e fare in modo che queste atrocità finiscano prima possibile. Ma attenzione: sembra che il bisogno di pace sia relegato in queste parti del mondo così lontane e così distanti dal nostro vivere che quasi ci sentiamo per così dire inermi.

Ma ci viene da porci una domanda: ma noi non possiamo fare nulla per la Pace ? E una realtà effettivamente così distante da noi?

Se siamo onesti e facciamo tutti un esame di coscienza vedremo come anche nel nostro piccolo spesso facciamo o abbiamo degli atteggiamenti che minano la pace anche attorno a noi, partendo proprio dalla situazione più vicina e cara che abbiamo, ossia la nostra famiglia.

Se pensiamo a quando per motivi anche banali rompiamo l’armonia tra le mura della nostra casa o quando per spiegare una nostra idea alziamo la voce o teniamo il muso per qualche ora !

Non è dalla mia famiglia che dovrebbe iniziare la Pace ?? Non è nella mia famiglia che dovrei respirare e far respirare l’amore ?? Non è dalla mia famiglia che nasce il servizio gratuito, il bene per l’altro ?

Ecco che Dio irrompe nei miei pensieri e nella mia testa e rimbomba quell’episodio biblico che il papa ha utilizzato per il tema della 48° giornata mondiale dalla Pace, preso dalla lettera di San Paolo a Filemone che ci invita ad accogliere l’altro non più come schiavo ma come fratello e che ci ribadisce nel vangelo di Giovanni 15, 12-13 “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.”

Allora il nostro pensiero per questo mese che apre un nuovo anno vuole essere proprio un augurio per ognuno di voi (ma in primis per noi) perché possiamo essere quella leggera brezza o quello strumento richiamato da San Francesco, proprio a partire dalle nostre mura, nella nostra intimità familiare, per arrivare a costruire un mondo di pace e affinché i nostri cuori possano essere toccati e impregnati di quei sentimenti di Tenerezza, di Pazienza, di Bontà, di Misericordia verso se stessi e verso il prossimo.

Ci piace lasciarvi riportando la preghiera di san Francesco d'Assisi augurandovi che possa essere da vera guida per tutti noi in questo anno 2015

Preghiera Semplice
(San Francesco d'Assisi)
 

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:

Sì è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen.  

Viviana e Michele