MEMORIA FAMILIARE e DISABILITA’

Eredità pedagogica e valorizzazione dei saperi.

Tratto da:

La famiglia. Rivista di problemi familiari (2016) vol.50 di L. Pati (articolo a cura di Roberta Caldin e Alessia Cinotti.

Introduzione:

Il presente articolo si propone di delineare una riflessione, a carattere educativo-pedagogico, sul tema della “memoria familiare” in situazioni complesse, come quelle generate dalla nascita di un bambino disabile. La relazione genitori-figli è la via principale per la trasmissione della memoria familiare – valori, simboli, insegnamenti, codici emozionali ed etici, modelli relazionali – che costituisce una matrice fondamentale per la costruzione del Sè di ogni bambino. Se la vita del bambino è influenzata dal luogo in cui vive, dalle persone che incontra, dai gruppi di appartenenza, risulta evidente che il contesto che per primo lo accoglie e che contribuisce a generare identità, sin dai primissimi momenti, è la famiglia. In tal senso, la famiglia è un luogo affettivo, fondamentale per la crescita e per la formazione identitaria dei bambini, in quanto fornisce un senso di appartenenza ad un micro-cosmo ben definito (“io appartendo a loro”). …

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