all’Incontro Mondiale delle Famiglie 2018
Disponibili in cinque lingue, sono corredate da itinerari musicali, video e clip multimediali
L’icona evangelica che fa da sfondo a queste catechesi ci mette subito a conoscenza dello spessore religioso della Santa Famiglia di Nazareth. Come leggiamo nel Vangelo di Luca, ogni anno, puntualmente per la festa di Pasqua, Giuseppe e Maria con Gesù si recano al tempio di Gerusalemme per compiere insieme il loro atto di fede. Siamo dinanzi ad una famiglia in cui tutti i membri, padre, madre e figlio, insieme intraprendono un lungo viaggio, con tutti i disagi e gli imprevisti del tempo (tanto è vero che nel cammin o di ritorno Gesù si è smarrito proprio), per celebrare il loro atto di ringraziamento pasquale a Dio per la liberazione che ha operato verso il popolo di Israele dalla schiavitù d’Egitto. È una famiglia che facendo memoria dell’amore salvifico di Dio lo rende vivo e operante nel proprio presente in vista di un futuro in cui la fedeltà divina darà pienezza e compimento alla Sua promessa. Il pellegrinaggio non è soltanto un semplice atto devozionale e religioso facente parte delle tradizioni del proprio popolo. Non è certamente una novità vedere famiglie al completo di ogni membro partecipare a feste religiose che richiamano l’attenzione di intere collettività, come la festa del Santo Patrono o le manifestazioni religiose che caratterizzano alcune culture nel loro vivere i tempi forti dell’anno liturgico, soprattutto il Natale, la Settimana Santa e la Pasqua. Quello che la Santa Famiglia compie non è solo un atto tradizionale ma qualcosa che rivela un importante “background” di cui siamo a conoscenza tramite gli stessi racconti evangelici anteriori alla narrazione di questo episodio. Sia Maria che Giuseppe sono entrambi interpellati da una Parola che, venuta dall’Alto in modo del tutto inaspettato e sorprendente, li provoca ad una risposta di fede.