FILM Il treno dei bambini

da ACEC Sussidio Giubileo 2025 di don Gianluca Bernardini

Sussidio per il Giubileo 2025. Un viaggio cinematografico

INTRO Una storia di speranza e futuro che giunge da pagine del passato, dalle vicende riportate alla luce dalla scrittrice Viola Ardone nel 2019. Scandagliando gli avvenimenti nel Paese sul finire della Seconda guerra mondiale e nei primi faticosi momenti della ricostruzione, la scrittrice ha messo in evidenza il coraggio di molte madri del meridione che davanti a una povertà di risorse e mezzi decisero di privarsi per un periodo dei propri figli inviandoli nell’operoso Nord per superare l’inverno e scommettere su una possibilità di futuro. Da questo gesto d’amore e sacrificio è nata una piccola (grande) storia di umanità e di unità nazionale. È il tracciato del film di Cristina Comencini Il treno dei bambini, presentato alla 19ª Festa del Cinema di Roma e dal 4 dicembre 2024 in esclusiva su Netflix.

LA STORIA Napoli 1946, Amerigo Speranza ha otto anni. Vive con la madre Antonietta nei Quartieri Spagnoli. A casa c’è poco cibo, scarseggia tutto, così la donna decide di accettare la proposta del Pci: mandare i bambini più bisognosi a Modena per avere ristoro e risorse. Controvoglia Amerigo parte per il Nord, dove sarà ospitato dalla militante di partito Derna. Una convivenza sulle prime non facile, segnata da reciproco sospetto e sofferenza; una coabitazione che però regalerà tenerezza e speranza a entrambi…

TEMI Il treno dei bambini racconta una straordinaria pagina di storia del Paese, nel biennio 1945-47, il gemellaggio di madri tra Sud e Nord per dare un futuro ai tanti bambini scampati dalla guerra ma senza risorse per affrontare il domani. A riportare alla luce questi avvenimenti è stata la Ardone nel 2019, nel romanzo omonimo edito da Einaudi. Il libro è stato acquisito dalla Palomar di Carlo Degli Esposti ed è diventato un progetto cinema per Netflix, di cui ha curato la regia Cristina Comencini con la sua cifra elegante e misurata (tra i suoi lavori: Va’ dove ti porta il cuore del 1996, Il più bel giorno della mia vita del 2002 e La bestia nel cuore del 2005).

A firmare l’adattamento è la stessa regista con Furio Andreotti, Giulia Calenda e Camille Dugay.

“Un viaggio epico – ha sottolineato la Comencini – organizzato dall’Unione Donne Italiane, che racconta un’Italia impegnata nello slancio solidale. Sono sempre stata interessata alle storie personali che si svolgono in una Storia più grande. (…) Una vicenda passata ma attualissima: il biennio 1945-1947, un periodo in cui sembrava possibile un Paese unito”.

Il treno dei bambini è un racconto classico, lineare, di grande intensità. Un film che esplora le fratture nel Paese e al contempo quelle dell’animo di chi è sopravvissuto alla violenza. L’opera isola il racconto attorno a due donne, due madri. La prima, Antonietta, che ha generato Amerigo e lo ha tenuto in vita nelle difficoltà, e proprio per quel grande amore materno è spinta a privarsi di lui, lacerandosi nell’animo, pur di dargli futuro. Lo manda al Nord, dove lo accoglie Derna, madre custode, che accompagna il bambino verso un orizzonte di possibilità. Una madre che non ha avuto l’opportunità di generare, perché la guerra è stata crudele, strappandole l’amore, ma che ha trovato riscatto accogliendo il figlio di un’altra. Due donne espressione di maternità, coraggio e lungimiranza, il miglior ritratto di un Paese che prova a rimettersi in piedi e si sacrifica per un bene più grande, per la speranza del domani.

La Comencini governa con mestiere e classe un copione potente e attuale, pur affrontando una vicenda di ieri. Ci parla dell’universalità dell’amore, quello che non trattiene ma sa lasciar andare.

Di un atto d’amore ogni oltre misura, dai riverberi anche evangelici. Un’opera dal respiro divulgativo, di grande risonanza, che brilla per le interpretazioni di Barbara Ronchi e Serena Rossi, ma anche del piccolo Christian Cervone, di Antonia Truppo, Stefano Accorsi, Francesco Di Leva, Dora Romano e Ivan Zerbinati. A impreziosire il tutto le musiche dolci e dolenti del Premio Oscar Nicola Piovani. Un film splendido, intessuto di memoria e speranza.

https://www.saledellacomunita.it/sussidio-per-il-giubileo-2025/

All’interno del Sussidio per il Giubileo 2025 si trovano gli approfondimenti a cura di Arianna Prevedello, referente per la formazione e la cultura di ACEC

Invitandovi a scaricare e consultare il Sussidio per il Giubileo 2025 cliccando sul bottone qui sopra, vi anticipiamo…

L’editoriale di don Gianluca Bernardini

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