ACCANTO A CHI FATICA A VIVERE

di Rossana Certini dalla Difesa del Popolo di domenica 13 marzo 2022

Dare una risposta concreta alla sofferenza e alla difficoltà di vivere di chi porta sul proprio corpo i segni dei disturbi dell’alimentazione. Questo l’obiettivo dell’associazione Alice per i Da, nata nel 2006 dal bisogno di un gruppo di genitori di confrontarsi e chiedere cure adeguate e complete per i propri figli affetti da questa
sofferenza psichica.
«Frequentavamo tutti lo stesso ambulatorio –spiega Marina Grigolon, presidente dell’associazione – oggi c’è il Centro regionale per i disturbi alimentari di Padova, ma all’epoca era uno spazio precario non solo come luogo fisico, ma anche per quanto riguardava il personale. Sono stati, infatti, gli stessi medici a chiederci di aiutarli a trovare un luogo dove strutturare un vero e proprio ambulatorio».
È così che le prime cinque famiglie iniziano a interloquire con le istituzioni del territorio per cercare una nuova sede. Realizzano iniziative, sostenute dal Comune di Padova, per raccogliere fondi e contribuire sia all’apertura del day hospi-tal di via Ca’ Silvestri 16 che al sostegno del centro di riferimento regionale Dca attivo all’interno dell’Azienda ospedaliera di Padova.
«Questi disturbi – prosegue la presidente – sono una vera e propria malattia e per trovare la strada della guarigione è importante agire a più livelli. Non solo sul piano nutrizionale, ma anche sul recupero di capacità come quelle comunicative, espressive e di interazione sociale». Per questo l’associazione Alice, oltre a sostenere la ricerca di cure sempre più adeguate, promuovere incontri e attività divulgative per sensibilizzare e aiutare le famiglie ad affrontare le situazioni complesse che il disturbo alimentare dei loro cari pone loro di fronte. Inoltre, il gruppo di famiglie collabora attivamente alle attività del day hospital che ogni giorno offre pasti assistiti con piani nutrizionali individuali; valutazioni e monitoraggi complicanze internistiche e psicologiche e attività riabilitative. Un luogo fondamentale per ridurre il ricorso a ricoveri in ambiente ospedaliero o lunghi periodi di riabilitazione in strutture residenziali lontane da casa e da scuola come le case di cura che restano comunque necessari nei casi più complessi.
«Collaboriamo con i professionisti – conclude Marina Grigolon – dopo il momento dei pasti assistiti. Questi ragazzi sono ossessionati dal cibo e quello che facciamo in sintonia con l’equipe regionale sono attività di riabilitazione psicosociale che distraggano da questo loro costante pensiero». Per informazioni: aliceperida.org oppure 353-4265584 a cui è possibile lasciare un messaggio in segreteria o un inviare un Whatsapp per essere ricontatti.

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