SIAMO FELICI DI VIVERE o ci lasciamo vivere?

 

Febbraio è il mese in cui si festeggia la giornata per la vita e per noi è l’occasione per riflettere su cosa intendiamo quando diciamo VITA. Partiamo dalla situazione attuale, da come vediamo le persone che vivono intorno a noi e, quindi, anche noi stessi. Ci chiediamo: Siamo felici di vivere o ci lasciamo vivere? Se chiediamo a qualcuno che incontriamo “come va?” spesso ci sentiamo rispondere “abbastanza bene, oppure insomma, potrebbe andare meglio, così e così, si tira avanti…aumentano le tasse…ho un dolore nuovo…in agosto fa troppo caldo, in gennaio fa troppo freddo…Perché continuiamo a lamentarci per le cose più stupide? Non siamo mai contenti. La vita è molto più di questo, è un dono prezioso da gustare perché è di un Dio così amante dell’uomo, che non gli è bastato chiamarci alla vita terrena ma ci ha messo davanti un destino eterno! Se noi cristiani credessimo davvero in questo, se ci sentissimo veramente figli di un Dio che è Padre, che ci ha pensati e desiderati da sempre esattamente come siamo con i nostri limiti e pregi, non potremmo fare altro che aprirci a una fiducia straordinaria nella vita. Viviamo in una società individualista che rischia di farci vivere isolati, soli, chiusi in noi stessi. Ma abbiamo bisogno degli altri, di qualcuno che ci apra gli occhi sul positivo che c’è in noi e intorno a noi.
La vita è un intreccio di relazioni e per noi sposi la più importante è quella di coppia. Possiamo darci vita ogni giorno quando decidiamo di dialogare in modo fiducioso, aperto e sincero, condividendoci anche i sentimenti difficili o negativi per conoscerci sempre meglio.
Durante una esperienza per coppie che abbiamo vissuto qualche anno fa, siamo stati invitati a riflettere sui sentimenti che viviamo davanti al fatto che, un giorno saremo separati dalla morte. E’ un argomento che ci aveva fatto venire i brividi e ci siamo chiesti che senso avesse parlare della morte quando avevamo davanti a noi tutta una vita ed eravamo in salute. Ma in seguito abbiamo capito quanto ci ha fatto bene. Ci ha aiutato a fare una piccola analisi di ciò che abbiamo vissuto insieme, ci ha fatto rivivere la gioia di quando abbiamo dato la vita alle nostre figlie, ci ha fatto pensare a tutte le volte che ci siamo sentiti una vera squadra come famiglia nell’affrontare i problemi. Ci siamo anche condivisi che, se pensiamo alla nostra separazione, potrà essere solo a causa della morte perché ci amiamo davvero. Ci siamo resi conto che, per vivere bene il presente, dobbiamo impegnarci a “risorgere” da tutte quelle piccole morti che ci separano ogni giorno: il nostro poco ascolto, la mancanza di attenzioni, il fatto che non ci diciamo “grazie” perché diamo per scontate le cose che l’altro/a fa per noi, anzi, ci fermiamo spesso solo su quello che l’altro/a non fa per noi, non ci chiediamo perdono perché siamo troppo presi dal nostro bisogno di validità. Crediamo che, solo se riusciamo a ricucire questi piccoli strappi adesso che siamo insieme, potremo sentire il nostro cuore pieno d’amore anche quando, inevitabilmente, dovremo fare l’esperienza della grande separazione fisica. Parlare di questo argomento, così inquietante all’inizio, ci ha dato nuova vita e ci ha permesso, e ci permette ancora oggi, di superare le difficoltà con un atteggiamento positivo. La nostra famiglia è impegnativa e ci crea delle belle preoccupazioni ma è piena di vita. Abbiamo tre figlie che ci hanno dato cinque nipotini che seguiamo ogni giorno a turno con gli altri rispettivi nonni. L’ultima figlia è diventata mamma l’anno scorso troppo presto a 18 anni e vive in casa con noi, con il suo fidanzato e la loro bambina. Abbiamo anche tre bisnonni da seguire a turno con i nostri fratelli. Qualche volta ci sentiamo così pieni di impegni, scadenze, che ci sembra di essere come un computer carico di dati che funziona male e che ha bisogno di essere formattato. Abbiamo la tentazione di sognare che quando i bambini andranno alla scuola materna…quando andremo in pensione…faremo…andremo…ma poi torniamo in noi stessi pensando a Gesù che ci dice che non dobbiamo pensare troppo a quello che faremo domani e di fidarci di Lui (Mt. 6,34) per questo noi decidiamo ogni giorno quello che la nostra meravigliosa vita ci offre.
 
Silvana e Alessandro