Archivi della categoria: Il pensiero del mese

15 L’altro e vero nome del padre

da Avvenire del 11 luglio 2021 di Luigino Bruni

C’è chi non vuole che la gente semplice legga i testi sacri. Come se Cristo avesse insegnato cose così astruse da poter essere intese a malapena da tre o quattro teologi. La mia aspirazione è che leggano i Vangeli tutte le donne, che tutte leggano le lettere di san Paolo. Vorrei che il contadino ne intonasse qualche versetto spingendo l’aratro, che il tessitore ne modulasse … Continua a leggere »

14 Vero amore è riconoscere

da Avvenire del 04 luglio 2021 di Luigino Bruni

Alla mia morte ti lascerò i miei averi: non altro che un nome, chiuso in un libro… Mettilo al capo del letto, con devota pietà: è la carta più antica della liberazione Tudor Arghezi, Testamento La Bibbia è un lungo, costante e crescente inno alla parola. Al valore infinito della parola di Dio e anche delle parole umane. Eppure, proprio nel suo svelarci il valore … Continua a leggere »

13 L’altro nome dell’economia

da Avvenire del 27 GIUGNO 2021 di Luigino Bruni

Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un bambino li guiderà Isaia 11,6 «Boaz dunque salì alla porta della città e lì si sedette. Ed ecco passare colui che aveva il diritto di riscatto e del quale Booz aveva parlato. Boaz lo chiamò: “Ehi tu, vieni a sederti qui!”. Quello si … Continua a leggere »

12 La civiltà e l’arte dell’attesa

da Avvenire del 20 GIUGNO 2021 di Luigino Bruni

La vita vola via come un sogno, e non si fa in tempo a far niente prima che ti sfugga l’istante della sua pienezza. Per questo è fondamentale apprendere l’arte del vivere, la più difficile e la più importante delle arti: quella di colmare ogni istante di un contenuto sostanziale, nella consapevolezza che esso non si ripeterà mai più. Pavel Florenskij, lettera del 20 aprile … Continua a leggere »

11 Il paradiso di parole specchio

da Avvenire del 13 GIUGNO 2021 di Luigino Bruni

“Perché non satisface a’ miei disii? / Già non attendere’ io tua dimanda, / s’io m’intuassi, come tu t’inmii” Dante, Paradiso, IX, 79-81 Il libro di Rut è anche il libro del numero tre: i rapporti di reciprocità diretta si aprono alla reciprocità indiretta, le coppie si trascendono in terne. Il due è migliore dell’uno, ma senza l’orizzonte del tre diventa spesso malattia della relazione. … Continua a leggere »

10 Ma la felicità è troppo poco

da Avvenire del 6 GIUGNO 2021 di Luigino Bruni

Perchè dunque aumento l’infelicità di essere su questa riva con la nostalgia dell’altra? Franz  Kafka 1922 Non è facile capire dove si trovi la bellezza nella Bibbia, e che cosa sia veramente. Erano belle, molto belle, Rebecca, Rachele, Giuditta, Betsabea, Ester e Tamar, forse bellissima era la Regina di Saba. “Tutta bella” è la ragazza del Cantico. Belli erano Giuseppe, Davide, bello era il bambino … Continua a leggere »

9 Mani di Dio e mani di donna

da Avvenire del 30 MAGGIO 2021 di Luigino Bruni

Senza antenati, senza nozze, senza discendenti, con una voglia selvaggia di antenati, di nozze e di discendenti… Di tutto esiste un surrogato misero, artificiale: degli antenati, delle nozze e dei discendenti Franz Kafka, Diari, 22 gennaio 1922 Alcune poche parole hanno la sublime capacità di aprire le nostre storie, anche la storia di una vita intera. Qualche volta una sola parola riesce ad aprire un … Continua a leggere »

8 Il più essenziale mestiere

da Avvenire del 23 MAGGIO 2021 di Luigino Bruni

Nome che stai al centro, / il tuo suono ciocca / e s’imperla di voci / ma nessuna ti tiene, / nessuna ti osa in suoni, / in lettera e in cifra. / Nelle tue solitudini / di mai chiamato. / Come tutto è assai strano. / A me sembra. Assai strano. / Ti piantóno, ti indago, / mi avvicino in millimetri. / Ti ho … Continua a leggere »

7 Il dono dell’orzo guadagnato

da Avvenire del 16 MAGGIO 2021 di Luigino Bruni

La storia insegna che meno si legge e più si comprano libri Albert Camus, Giona o l’artista al lavoro La vita civile è una fitta di rete di molte reciprocità. C’è la reciprocità del contratto, che nasce dai mutui bisogni, e che forma l’ossatura delle città, dei popoli e del nostro villaggio globale. Con questa si intreccia la reciprocità dell’amicizia, che somiglia a quella dei … Continua a leggere »

6 Il secondo piano del mondo

da Avvenire del 09 MAGGIO 2021 di Luigino Bruni

Boaz notò con stupore che se ai mietitori cadevano per terra più di due spighe, malgrado il suo bisogno Rut non le raccoglieva perché la porzione di spigolatura che la Legge assegna ai poveri ammonta a non più di due spighe cadute insieme per sbaglio Louis Ginzberg, Le leggende degli ebrei, VI «La sorte volle» che Rut finisse a spigolare nel campo di Boaz, un … Continua a leggere »